Singapore testa lettori RFID portatili in aeroporto
Quando si parte per un viaggio, l’incubo di ogni passeggero è quello di ritrovarsi con il bagaglio smarrito in un Paese straniero e non avere la possibilità nell’immediato di recuperare le proprie cose.
Per risolvere questo problema, sempre più compagnie aeree stanno cercando di implementare la tecnologia RFID per il tracciamento dei bagagli.
Lettori RFID palmari all’aeroporto di Singapore
È di pochi giorni fa la notizia che l’aeroporto di Singapore sta provando dei lettori RFID portatili per tracciare e gestire i bagagli. Una svolta epocale, che potrebbe rivoluzionare il sistema di gestione dei pacchi. Per monitorare i bagagli e facilitare le operazioni di tracciamento sono stati introdotti, difatti, dei dispositivi RFID in dotazione al comparto impegnato all’imbarco dei bagagli dell’aeroporto di Singapore Changi.
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I dispositivi o moduli RFID in prova all’aeroporto di Singapore sono stati creati da Koamtac, un’azienda che opera fin dal 2002 nel campo dei codici a barre. Come afferma lo stesso inventore dei lettori portatili RFID, Hanjin Lee, all’inizio era un po’ scettico riguardo l’implementazione di questa nuova tecnologia per il monitoraggio dei bagagli. Si è tuttavia dovuto ricredere in quanto sempre più compagnie aeree richiedevano questo nuovo servizio. La crescente richiesta del mercato è da ascrivere soprattutto allo snellimento delle procedure di tracciamento e alla semplificazione delle operazioni di archiviazione dei dati raccolti. Con questi lettori, sarà quasi eliminato il problema dello smarrimento dei bagagli e dei pacchi in entrata e in uscita e inoltre potranno essere ridotte le spese per i dipendenti addetti alla logistica.
Il lettore RFID portatile
L’aeroporto di Singapore Changi, uno degli scali internazionali più grandi al mondo. Come abbiamo già sottolineato in precedenza, sono già diversi mesi che si sta testando il nuovissimo lettore RFID portatili per semplificare le operazioni di monitoraggio dei pacchi in entrata e in uscita. Ma di cosa si tratta in realtà? Il dispositivo creato dalla Koamtac è un semplice lettore portatile collegato ad uno scanner di codici a barre già in dotazione agli addetti alla logistica. Si connette tramite Bluetooth a uno smartphone o ad un tablet. Il lettore compatto è in grado di acquisire gli ID dei Tag RFID UHF nel raggio di circa 10 metri. Questi dati sono poi inviati a un server collegato tramite il tablet o il telefono connesso al lettore.
Gli addetti al controllo pacchi dell’aeroporto di Singapore sono stati dotati di un tablet o uno smartphone con un’app specifica. Questa applicazione ha il compito di archiviare e gestire tutti i dati raccolti dai lettori portatili RFID. Il nuovo sistema di archiviazione dei dati è stato ben accolto dagli addetti alla logistica. Uno dei vantaggi, infatti, è la possibilità di controllare in tempo reale lo status del pacco in entrata o in uscita; il sistema è stato adottato per adesso solo per i pacchi e non per i bagagli.
Lo scanner “da indossare”
L’introduzione dei lettori portatili RFID è solo il primo passo per la gestione della logistica in aeroporto, difatti la stessa Koamtac ha già annunciato che, entro pochi mesi, verrà lanciato un dispositivo chiamato scanner Ring and Glove: un lettore RFID portatile da indossare come un guanto e che verrà adottato prima nell’aeroporto di Singapore e poi in altri scali internazionali.
Lo scanner da indossare di Koamtac non è una novità degli ultimi mesi, ma già esistono alcuni prototipi utilizzati nel settore dell’abbigliamento per gestire il magazzino e le scorte. Grazie all’introduzione di questi lettori portatili “indossabili”, il lavoro degli addetti al magazzino o alla logistica sarà sicuramente più facile e veloce. Inoltre, il nuovo sistema, completamente automatizzato, renderà possibile la riduzione dei cosiddetti “errori umani”.