Lucchetti connessi, per una mobilità smart
La città di Bordeaux (Francia) è sempre più una smart city, grazie a una card per il noleggio di biciclette e scooter elettrici in modalità self-service.
Si tratta del cosiddetto free floating, quel servizio che permette di “prendere in prestito” una bici o uno scooter e, una volta giunti a destinazione, lasciare il mezzo dove si vuole. Gli operatori in questione sono Yego, con i suoi caratteristici scooter dal design retrò e dal colore verde mela, e Indigo Weel, con il suo parco di scooter elettrici e biciclette a pedalata assistita.
Biciclette rinforzate e lucchetti intelligenti
Indigo Weel ha spiegato che, ancora prima dell’attivazione della card, dopo otto mesi di funzionamento, delle 2.000 biciclette messe in servizio, 1.000 erano state rubate, 400 erano in riparazione, e quindi più di 600 in carica. L’azienda sta quindi annunciando la sostituzione di queste bici con un modello più robusto, che include ruote ultra-resistenti e leggere, che dovrebbero garantire le biciclette contro i fenomeni di vandalismo e un uso “eccessivo”. Inoltre, la flotta si sta dotando di un nuovo tipo di lucchetto connesso, con un guscio protettivo in acciaio rinforzato e un sistema di geolocalizzazione migliorato, dotato di un modulo di comunicazione a basso consumo progettato con la società Sigfox.
Non è la prima volta che un’azienda di noleggio biciclette pensa a una soluzione di lucchetti intelligenti. Ci aveva già pensato Ofo, ma si trattava di lucchetti con NFC, sbloccabili tramite il telefono e l’app del gestore. In questo caso, invece, i lucchetti sfruttano la connettività 0G Network di Sigfox, volta alla localizzazione del mezzo.
Una sperimentazione contro il parcheggio selvaggio
Per evitare atti di vandalismo e furti, Indigo Weel richiederà ai propri utenti di lasciare le proprie biciclette parcheggiate in luoghi che non disturbino gli altri utenti della strada. Per essere sicuro che gli utenti rispettino tale indicazione, verrà chiesto loro di scattare una foto alla fine del noleggio.
Le fotografie saranno analizzate dal servizio clienti di Indigo Weel, in modo che le biciclette siano individuabili attraverso una mappa visibile tramite l’applicazione mobile.
L’azienda afferma che il suo obiettivo è “migliorare il parcheggio delle biciclette e ridurre i disagi alle persone che spostano veicoli al di fuori dei periodi di noleggio”. Ora l’azienda potrà sapere con certezza se l’ultimo utente ha “rispettato le regole” e avrà anche un controllo migliore sulla flotta di biciclette, che dovrebbe essere in questo modo anche meno soggetta a vandalismo.
Resta da vedere se gli utenti che sono attratti dalla libertà offerta dal free floating aderiranno a questi nuovi vincoli. Indigo Weel è “orgogliosa di essere la prima azienda di biciclette self-service di nuova generazione a trasferirsi in questo modello ibrido“, una via di mezzo tra il parcheggio selvaggio e le classiche rastrelliere.
Crediti foto: Wikipedia (modificata)