Agricoltura 4.0 e Tecnologia RFID

Agricoltura 4.0 è lo stato attuale di un processo evolutivo che accompagna l’agricoltura da secoli, a partire dallo stanziamento di popolazioni nomadi in terreni che si prestavano alle coltivazioni necessarie per il sostentamento delle comunità, fino allo sviluppo di vere e proprie tecniche di coltura tramite la rotazione dei campi adibiti alla coltivazione, per arrivare a fine 800 dove si iniziava a scoprire ed applicare nuovi metodi di coltivazioni che aiutavano a migliorare le rese delle produzioni e ottimizzare i tempi di lavorazione. Poi nel XX secolo il processo evolutivo del settore agricolo continua con un passo via via sempre più veloce con l’impiego dei fertilizzanti chimici intorno agli anni ’50, antiparassitari e fitofarmaci che aiutavano ad aumentare significativamente le rese, senza naturalmente conoscerne le disastrose conseguenze future.

Si arriva cosi alla fine degli anni del secolo scorso con la sperimentazione del primo macchinario senza operatore a bordo aiutati dai sistemi di geolocalizzazione, che è stato il primo passo verso un’agricoltura di precisione che pian piano si mette al passo dell’industria, che a differenza ha una storia senza dubbio moderna e per questo più avanzata. A questo punto l’agricoltura entra a pieno titolo nel settore primario dell’IT e dell’IoT con l’utilizzo delle ultime tecnologie nell’ambito dell’identificazione e della tracciabilità, già utilizzate in altri settori produttivi, allo scopo di migliorare resa, produttività e utilizzo di risorse, cioè Agricoltura 4.0.

Quindi, pur essendo l’agricoltura e le tecnologie informatiche due mondi tradizionalmente sempre considerati agli antipodi, oggi possono di fatto trovare molti punti di convergenza tanto da farli scoprire inaspettatamente, integrati. La tecnologia RFID sta dimostrando la sua efficacia per tracciare tutti i processi necessari per l’identificazione e la certificazione delle produzioni, per tracciare e rintracciare tutti i processi nell’ambito della filiera agroalimentare a partire dal campo fino alla vendita dei prodotti come freschi o trasformati. Si innova così il modo di accedere alle informazioni, velocizzandone la loro elaborazione e aiutando gli operatori del settore a migliorare e innovare i loro processi gestionali e decisionali. Quindi dopo le “Smart Cities” si sente sempre più parlare di “Smart Farming” o “Smart Agricolture”, ma Smart è sinonimo di IoT e 4.0 che si collegano direttamente alla tecnologia RFID “Radio-Frequency-Identification” cioè la tecnologia che consente l’identificazione di un oggetto/prodotto attraverso le radio frequenze.

Leggi anche: “Monitorare gli alberi da frutto con NFC

Pertanto anche se la tecnologia in campo agricolo, in alcune aree che citeremo di seguito, già viene utilizzata ampiamente e da diverso tempo, in svariate altre aree si sta sviluppando in maniera esponenziale in tutto il mondo a partire dagli US che possiamo ritenere già avanzati.

Tracciabilità degli animali

L’RFID già da diversi anni viene utilizzato per gestire e tracciare i capi di bestiame. L’animale, solitamente, viene identificato attraverso il bollo alimentare, che è un Tag RFID posto sulle sue orecchie, di materiale plastico, che consente una tracciatura univoca e la gestione dei dati per singolo animale, dalla provenienza a quello che mangia, alle vaccinazioni, etc.

Trasporto della produzione

L’RFID permette la tracciabilità dei prodotti alimentari e durante gli spostamenti garantisce con efficacia anche che la catena del freddo sia mantenuta. Grazie ad una sensoristica RFID, si può verificare che i livelli di temperatura attesi siano stati mantenuti oppure no, anche durante il viaggio. Il monitoraggio di grandezze fisiche come umidità, temperatura, velocità di spostamento e luce, permettono di controllare che un prodotto non sia stato esposto a temperature per lui critiche, a movimentazioni errate, a cadute e a aperture non desiderate del packaging lungo il trasporto o lo stoccaggio.

Stoccaggio, distribuzione e vendita

L’RFID snellisce sensibilmente i processi di entrata della merce, di stoccaggio, inventario e picking. In sintesi, è possibile sapere la merce che deve arrivare, eseguire rapidamente il controllo della merce attraverso l’identificazione dei Tag RFID, scegliere il miglior posizionamento di stoccaggio e tracciarla. È possibile eseguire inventari in tempi rapidi e senza la necessità di fermare le movimentazioni di magazzino. Evita errori durante la fase di preparazione o spedizione gli ordini.

In conclusione

Tante sono quindi le aree dove la tecnologia RFID è di forte interesse, che la vede protagonista nel processo di trasformazione della Smart Agricolture, come già da tempo sta facendo in tutte le aree del mondo IoT, dalle Smart Cities all’Industria 4.0.

Raffaele Fusco

Nato a Marigliano in provincia di Napoli, attualmente Manager presso Modis Italia sede di Milano come responsabile dei Servizi di Supporto Tecnico Clienti Italia. Negli ultimi anni è stato Manager in IBM dove ha avuto modo di diversificare la sua esperienza manageriale lungo il territorio nazionale con sedi lavorative a Napoli, Roma, Firenze e Milano e in vari settori aziendali, dall'assistenza tecnica ai servizi professionali, servizi di consulenza, business operations, supply chain ed esperienza internazionale con lo startup di un CoE "center of excellence" a Bratislava per l'erogazione di servizi di business operations per le Countries Europee e Giappone. Parallelamente ha sviluppato una significativa specializzazione nella consulenza di startup aziendale supportando iniziative imprenditoriali nelle seguenti aree: agricoltura, marketing, ricerca di mercato, contact center, call center, vendite on line, editoria, web marketing, servizi tecnologici, e-commerce.

Lascia un commento