Arance di Sicilia, la filiera coniuga NFC e blockchain
Le arance rosse di Sicilia sono famose in tutto il Mondo. Ora, grazie a un progetto che sfrutta le tecnologie della blockchain, del Near Field Communication e di sensori intelligenti, sarà possibile per il consumatore finale verificare la provenienza e tutta la filiera delle arance, direttamente dal proprio smartphone.
Le etichette poste su ogni cassetta forniscono informazioni sull’origine e sulle caratteristiche del prodotto, facilitano le procedure doganali e monitorano le condizioni e la temperatura delle arance durante il trasporto.
“Tutto questo per garantire l’eccellente qualità degli agrumi, ovunque si trovi il consumatore”, afferma Almaviva, l’azienda che ha sviluppato la tecnologia utilizzata nel progetto denominato Rouge (Red Orange Upgrading Green Economy).
“Con un’etichetta NFC apposto sulle cassette della frutta e sofisticati sensori che controllano le condizioni di trasporto come umidità e temperatura, l’app consente all’utente di monitorare il campo di produzione tramite il sistema di geolocalizzazione delle mappe disponibili al pubblico, la data di raccolta e i metodi di stoccaggio e distribuzione utilizzati ”, spiega Fulvio Conti, responsabile delle pratiche agricole e ambientali di Almaviva.
“Il consumatore potrà conoscere la storia di ogni singola confezione attraverso lo smartphone”.
“Queste arance sono un gioiello nella corona del Made in Italy”, afferma Giovanni Selvaggi, presidente del Consorzio per la tutela delle arance rosse di Sicilia IGP.
“Oltre il 50% della produzione nazionale totale proviene dalla Sicilia: nel 2018, la cifra ammontava a circa 1.000.000 di tonnellate su un totale nazionale di 1.622.000 tonnellate. La contraffazione e la frode sono dannose per il consumatore e causano perdite per i produttori.
“La piattaforma è stata creata per proteggere le arance rosse di Sicilia IGP e l’esportazione globale di questo prodotto unico, che quest’anno ha raggiunto anche il mercato cinese”.